Jonathan Leroy – «Il cervello immaginario» o il cervello di Antonietta [1]

- Quell’uomo non è scritto nei miei taccuini fra i grandi medici. Di che cosa dice che siete malato?
- Dice che si tratta dell’inconscio, altri dicono che si tratta del cuore.
- Sono tutti degli ignoranti. È nel cervello che siete malato.
- Nel cervello ?
- Sì. Cosa sentite ?
- Ogni tanto sento che mi prende una specie di tristezza.
- Certo, il cervello.
- Talvolta mi sembra di lavorare troppo.
- Il cervello.
- I miei figli mi mancano, devo dire che…
- Il cervello.
- Quando devo parlare in pubblico mi succede di perdere la voce… o quando voglio rivolgermi ad una donna che…
- Il cervello! Avete appetito per ciò che mangiate?
- Sì, signore.
- Il cervello! A volte fate scelte sbagliate nella vostra vita?
- Sì, signore.
- Il cervello! Vi capita di innamorarvi e non sempre della persona giusta?
- Sì, signore.
- Il cervello, il cervello, vi dico! Che cosa vi ordina il medico?
- Mi ordina di parlare di…
- Ignorantus, ignoranta, Ignorantum. Ciò che vi occorre è un inibitore selettivo della ricaptazione di serotonina. Il vostro medico è un asino.
Questa settimana leggerete che Alide Tassinari, Monique Unterberger, Renata Cuchiarelli e Rik Loose non la pensano allo stesso modo!
Traduzione di Marianna Matteoni
[1] Libero adattamento del dialogo fra Antonietta e Argante ne «Il malato immaginario» di Molière.